Obiettivi e descrizione del progetto
“Le radici e le ali” è un Progetto che ha preso avvio nel 2006 e si è concluso nel 2008 e ha rigurdato la sperimentazione di percorsi di inserimento socio-lavorativo per migranti e rom attraverso la realizzazione di laboratori sociali locali e il contrasto alle forme di discriminazione razziale.
Il progetto è nato con l’intento di dare seguito all’esperienza di collaborazione avviata in questi ultimi anni da ARCI, ACLI, FIS-CdO, nel quadro degli interventi di promozione sociale dei soggetti in condizioni di svantaggio.
Il Progetto “Le radici e le ali” ha consentito di sperimentare e mettere a regime un modello di sostegno integrato per lo sviluppo di nuovi mezzi di lotta contro le discriminazioni e le disuguaglianze nel mercato del lavoro a danno dei cittadini migranti e rom, puntando all’implementazione di pratiche e dispositivi caratterizzati da elevato livello di innovatività e trasferibilità.
Partenariato:
ARCI, ACLI, FIS (CdO), Abaton, ACLI Anni Verdi, ARCI Solidarietà Lazio Onlus, Federazione delle Opere Abruzzo, Centro Solidarietà San Martino, ENAIP, Galdus scarl Onlus, APIS soc. coop. Sociale, PEOPLE srl, ARCI Poleposition
Periodo di svolgimento:
da luglio 2005 a settembre 2008
Finanziamento:
Finanziamento europeo EQUAL per il sostegno integrato e l’inserimento lavorativo per migranti e Rom IT-S2-MDL-016, Equal II fase – Azione 2 (Asse Occupabilità Misura 1.1)
Parole chiave:
rom, migranti, discriminazione, inserimento socio-lavorativo di fasce deboli
APPROFONDIMENTI
Il progetto è nato e si è realizzato con l’intento di promuovere i diritti dei migranti e dei rom e la loro partecipazione attiva alla programmazione di interventi tali da favorirne l’integrazione socio-lavorativa nelle comunità locali. L’occupabilità di migranti e rom è stata rafforzata mediante una serie di misure tra loro integrate, come per esempio: accesso a servizi, informazioni e risorse territoriali; incremento del livello di integrazione socio-culturale; prevenzione dei fenomeni di esclusione e discriminazione sociale e lavorativa, soprattutto a danno delle donne rom; incremento della partecipazione alla creazione di impresa e di impresa sociale; incremento della partecipazione allo sviluppo socio-economico dei territori; più efficace erogazione di risposte integrate e di sistema.
Fra le varie attività realizzate si evidenziano:
- la creazione in alcuni tra i più importanti contesti di afflusso nel nostro paese (a partire da Milano, Roma, Pescara, Catania) dei laboratori sociali locali che, alimentati da reti integrate di infrastrutture sociali dotate di funzioni e servizi, siano in grado di fornire risposte adeguate alle problematiche connesse all’esclusione e al disagio sociale e lavorativo di rom e migranti, promuovendo una società dell’accoglienza e dell’informazione non discriminatoria;
- la promozione e sperimentazione, attraverso il coinvolgimento e il tirocinio formativo di operatori immigrati e rom, della figura professionale dell’Agente di sviluppo dei migranti, impiegato nei territori di sperimentazione all’interno delle attività avviate promuovendo azioni di inclusione sociale e di inserimento lavorativo a beneficio di migranti e rom;
- la definizione e sperimentazione di Prodotti di microcredito e microfinanza rivolti ai migranti e ai rom, soggetti tradizionalmente “non bancabili”, in collaborazione con gli Istituti di credito coinvolti e attraverso l’impiego degli operatori qualificati, migranti e rom anch’essi, precedentemente formati (gli Agenti di sviluppo dei migranti);
- realizzazione di uno studio comparato sul sostegno integrato, confrontando e trasferendo le buone prassi legate ai singoli laboratori all’interno di un’analisi trasversale capace di far confluire dal basso verso l’alto le esperienze fatte sul terreno nell’ambito delle politiche attive del lavoro provinciali, regionali, nazionali ed europee;
- la realizzazione di un board di sperimentazione transnazionale sul sostegno integrato, attraverso scambi fra paesi europei sulle ipotesi di welfare mix sperimentate all’interno dei progetti, utilizzando il partenariato transnazionale per testare e rafforzare l’esperienza locale mettendola in rete con esperienze e accumulazioni fatte altrove in Europa.
Il progetto ha avuto anche un sito web dedicato, ora non più attivo (www.leradicieleali.org)